IL PADRE TUO MANTIENE LE SUE PROMESSE

IL PADRE TUO MANTIENE LE SUE PROMESSE

David Wilkerson (1931-2011)
May 1, 2019

Il Getsemani era il giardino in cui Gesù andò a pregare quando la sua prova lo schiacciò e la sua coppa lo sopraffece. Era il luogo in cui piangeva portando i suoi più profondi dolori davanti al Padre. E fu anche il luogo in cui vinse la battaglia su ogni principato e potenza del male.

Alcuni cristiani oggi dicono: “La nostra non è una generazione di lacrime. Siamo stati chiamati a celebrare e ci viene comandato di prendere tutto per fede. Possiamo proclamare la Parola e ogni montagna si sposterà. Dobbiamo semplicemente meditare sulla bontà di Dio”. È questa la posizione che ha preso la chiesa moderna e prosperosa.

Sono d’accordo che il nostro Dio è un Dio d’amore e, sì, dobbiamo celebrarlo davanti a lui. Ma arriva un momento in cui le nostre prove sono così travolgenti che non possiamo fare altro che piangere davanti al suo trono. È successo a Gesù, eppure non ha peccò di incredulità quando pregò nel Getsemani. Al contrario, Gesù stava dimostrando al suo popolo come ottenere potere e autorità su tutte le forze sataniche.

Consideriamo le preghiere di Gesù al Getsemani:
•“L’anima mia è oppressa da tristezza mortale” (Matteo 26:38). La sua esternazione dice in sostanza: “Tutto questo va oltre la mia comprensione e se continua, mi ucciderà”.
•Gesù continuò, “Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice!” (26:39). Hai mai pregato con una tale agonia da farti rigare il viso dalle lacrime?

Gesù fece la “preghiera finale” al Getsemani, intendendo che quella la preghiera finale avrebbe mosso le montagne e scosso l’inferno. Fu semplicemente questa: “Non come io voglio, ma come vuoi tu”. Potresti aver lottato in preghiera per una situazione dicendo a Dio quanto tu abbia digiunato, interceduto, bussato, cercato e creduto, eppure quello che desideri non si sta avverando. Questo ha creato un vero conflitto nel tuo spirito.

Ti incoraggio a mettere tutto nelle sue mani ed entrare nel luogo di riposo che ti ha preparato (Ebrei 4:1). Ha promesso: “E sarò per voi come un padre e voi sarete come figli e figlie” (2 Corinzi 6:18). E tuo padre mantiene le sue promesse!

GESÙ STA PREGANDO PER NOI

GESÙ STA PREGANDO PER NOI

David Wilkerson (1931-2011)
April 16, 2019

A Pasqua, Gesù si rivolse al coraggioso discepolo Pietro e gli rivelò: “Pietro, Satana ha chiesto di consegnarti a lui affinché possa scuotere la tua vita”.

“E il Signore disse: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano, ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli». Ma lui gli disse: «Signore, sono pronto ad andare con te in prigione e alla morte». E Gesù: «Pietro, io ti dico che oggi il gallo non canterà, prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi»” (Luca 22:31-34).

Pietro si vantò di avere una fede incrollabile davanti agli altri discepoli: “Signore, io non dubiterò mai di te. Morirei per te”. Satana stava per orchestrare un attacco sovrannaturale alla fede di Pietro. Setacciare vuol dire “scuotere con violenza”. Il diavolo voleva in poche parole scuotere le fondamenta della fede di Pietro nel modo più severo possibile.

Pietro dichiarò la sua fede nella divinità di Gesù dicendo: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Matteo 16:16), dunque la sua fede era genuina, ed era per questo che il diavolo lo perseguitò. Quando ci troviamo nella prova è difficile vedere che siamo nel fuoco a causa del nostro cammino con Gesù. Ma Pietro divenne un pilastro della chiesa di Dio, portando il Vangelo al mondo a Pentecoste e puoi essere certo del fatto che Satana non lo avrebbe permesso senza un combattimento.

Gesù sapeva che l’attacco satanico che sarebbe arrivato su Pietro era volto a colpire la sua fede, ecco perché preparò il suo discepolo dicendogli: “Ho pregato per te”. Immagina Gesù che prega per te! Molti di noi hanno sperimentato momenti di vaglio, ma pochi riescono ad immaginare quanto possa essere duro l’attacco di Satana da farli arrivare a rinnegare Gesù. Com’è confortante sapere che anche se sperimentiamo un momento di sbandamento di fede, Gesù prega per noi, ridandoci la forza per testimoniare agli altri.

IMPEGNATO DA UN GIURAMENTO ETERNO

IMPEGNATO DA UN GIURAMENTO ETERNO

David Wilkerson (1931-2011)
April 12, 2019

Nella preghiera di Gesù al Padre, egli dice: “Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi” (Giovanni 17:11). Stava dicendo: “Abbiamo deciso di poter portare nel nostro patto chiunque crede in me. Ora, Padre, Io ti chiedo di portare questi cari sotto le stesse promesse del patto che hai fatto a me”.

Cos’ha a che fare con te e con me questo patto che c’è fra il Padre ed il Figlio? É un’immagine d’amore per la sua amata creazione. Egli fece questo patto perché non voleva lasciare a Satana nemmeno un solo suo figlio. Riguarda il suo eterno amore per il suo popolo.

Il Padre diede suo Figlio, il Figlio diede la sua vita e noi ne riceviamo tutti i benefici. Per via del mutuo consenso, il Padre ed il Figlio fecero questo patto per mantenere e preservare il seme di Cristo. Ci assicura che arriveremo fino alla fine e verremo tenuti al sicuro.

Dunque la promessa di salvarci e liberarci, ma anche la fiducia che Dio la manterrà ha un precedente nella relazione fra il Padre ed il Figlio.

Il Padre guidò il Figlio proprio come aveva promesso? Il suo Spirito rafforzò il Figlio donandogli incoraggiamento e consolazione? Lo guidò attraverso tutte le sue tentazioni e le prove? Lo protesse dalle potenze del male? Lo portò a casa in gloria vittorioso? Restò Dio fedele alla sua parte del patto?

Sì, assolutamente! Ed il Padre che ha mantenuto le promesse del suo patto a suo Figlio ha fatto un eterno giuramento e farà lo stesso per noi. Gesù confermò questa parte del patto quando disse: “Ho ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno, come noi siamo uno; io in loro e tu in me” (Giovanni 17:22-23).

Se resti in Cristo, dimori in lui e ti fidi di lui, vedrai per certo la sua gloria!

ASPETTANDO UN GIORNO GLORIOSO

ASPETTANDO UN GIORNO GLORIOSO

David Wilkerson (1931-2011)
April 9, 2019

“Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio, e credete anche in me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo?” (Giovanni 14:1-2).

Molti di noi hanno traslocato diverse volte durante tutta la vita, ma una volta giunti in paradiso, non dovremo più farlo. Gesù ci dice che è andato a prepararci un luogo e sarà una dimora permanente. Una donna cristiana chiese: “Se ci saranno innumerevoli moltitudini in cielo, come è possibile che Dio riesca a costruire delle dimore per tutti? Come potrà esserci spazio a sufficienza per tutto questo?”

Diamo uno sguardo alle parole di Gesù su questo soggetto: “Io vado a preparare un luogo per voi”. Queste parole dovrebbero significare qualcosa per noi. Alcuni studiosi della Parola interpretano le parole di Gesù in “molte dimore”. Potrebbe essere accurato o meno, ma per certo so questo: Se Gesù sta preparando tutto questo, possiamo essere certi che sarà qualcosa di glorioso!

Mentre immagini tutto ciò che il nostro Signore sta preparando per te, non pensare a costruzioni fatte di mattoni o cose del genere. Piuttosto, le sue abitazioni sono di una realtà completamente diversa. Da umani limitati quali siamo non riusciamo a concepire una realtà in cui il corpo riesce a passare attraverso ogni tipo di materiale senza alcun problema. (Gesù lo fece dopo la sua resurrezione e ci dice che in cielo i nostri corpi glorificati potranno farlo anch’essi come il suo). Si stratta di una realtà che nessun scienziato ha scoperto, una realtà completamente diversa da tutto ciò che riusciamo a comprendere.

Il punto più importante che Gesù cita in merito al cielo è: “Questa è casa! Vivrete in eterno dove io vivo”. “Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi” (14:3). In poche parole, c’è una casa nell’eternità per ognuno di noi. Gesù disse infatti: “Quando quel giorno arriverà, quando sarete con me, Io vi mostrerò personalmente cosa ho costruito per voi”. Sarà davvero qualcosa di glorioso!

SEI CONFUSO SULLA PREGHIERA?

SEI CONFUSO SULLA PREGHIERA?

David Wilkerson (1931-2011)
April 5, 2019

“Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso con sospiri ineffabili” (Romani 8:26). Lo Spirito Santo è venuto per guidarci ad una vita di preghiera.

Possiamo confonderci quando si parla di preghiera, facendola sembrare così complessa. Ci sono molte teorie che ci fanno confondere e fanno sorgere ogni sorta di domanda: “Quando una preghiera diventa intercessione? L’intercessione si misura in base al fervore, al chiasso o all’ammontare del tempo che passo sulle mie ginocchia? Come posso sapere se sto pregando secondo il volere di Dio? La preghiera mentale conta? Per cosa prego esattamente?”

Questa confusione può anche sopraffarci e potrebbe davvero portare la gente a non pregare. Eppure, non c’è mai stato un tempo più adatto di questo in cui il popolo di Dio ha bisogno di pregare. Anche al tempo suo, Paolo disse della terra: “La creazione geme” (Romani 8:22). Resoconti di devastazione e destini infausti giungono a noi da ogni angolo della terra e questi rapporti stanno preoccupando le persone di tutto il mondo. I cristiani non sono esenti dallo stress di ciò che sta accadendo nel nostro pianeta.

Mentre gli eventi globali peggiorano, rubando la pace della gente, la società è alla ricerca di una fonte di conforto, ma non la trova nella psicoterapia, nelle religioni morte, nelle cause e nemmeno nella carità. La sola fonte in questo periodo è la preghiera della fede.

Ecco alcuni pochi ma potenti modi in cui lo Spirito Santo gioca un ruolo nelle nostre preghiere:
•È nella preghiera che lo Spirito Santo manifesta la presenza di Cristo in noi.
•È nella preghiera che lo Spirito sigilla le promesse di Dio nei nostri cuori.
•È nella preghiera che il Consolatore ci parla di speranza.
•È nella preghiera che lo Spirito dona il suo conforto, pace e riposo alle nostre anime.

Fai questa preghiera: “Spirito Santo, tienimi in stretta comunione con Gesù. Fa’ che non mi possa dimenticare di passare del tempo da solo con colui che la mia anima ama. Portami sulle ginocchia, e lì gusterò il suo conforto”.

TROVARE RIPOSO IN DIO

TROVARE RIPOSO IN DIO

David Wilkerson (1931-2011)
April 4, 2019

Satana ama mentire ai figli di Dio. Egli punta su coloro che sono determinati ad entrare nel riposo promesso da Dio. “Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio; infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle proprie opere, come Dio si riposò dalle sue. Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza” (Ebrei 4:9-11).

Cosa vuol dire “riposare in Dio”? Vuol dire giungere ad un luogo di totale fiducia nelle promesse del Signore, un luogo dove non c’è più alcuna difficoltà, dubbio o paura, anzi c’è una fiducia sicura. È il credere fermamente che Dio è con noi, che non ci deluderà e che ci tirerà fuori da ciò che stiamo attraversando.

Proprio quando stai per entrare in questa nuova vita di fiducia, quando la tua carne è stata messa in croce e tu stai dipendendo completamente dal Signore che il vecchio serpente arriva con un pacco di accuse appena escogitate. Egli conosce quanto tu sia consacrato al Signore, il tuo desiderio di fare tutto ciò che Dio ti ha chiamato a fare. Dunque, Satana fa in modo attirare la tua attenzione in modo da cominciare a farti ascoltare le sue orribili bugie. Alcuni esempi delle bugie del nemico sono:
•“Non stai facendo alcun progresso spirituale”.
•“Sei troppo debole per la guerra spirituale”.
•“Dio non è con te; lo hai rattristato oltremodo”.

Satana sussurra e tenta di buttarti giù. Ma proprio come Gesù restò fedele al Padre confidando in lui, anche la nostra fiducia deve essere la stessa. “Ma Cristo lo è come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se manteniamo ferma sino alla fine la nostra franchezza e la speranza di cui ci vantiamo” (Ebrei 3:6). Ogni credente dovrebbe fare queste tre cose ogni giorno:
•Ricordarsi che c’è un nemico che cerca di divorarci.
•Esaminare sé stesso per vedere se si è colpevoli o se si pecca di incredulità.
•Essere completamente persuaso di avere pieno accesso al trono di Dio.

Amati, edificate voi stessi “nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo” (Giuda 20).

METTI IL PROBLEMA NELLA MANO DI DIO

METTI IL PROBLEMA NELLA MANO DI DIO

David Wilkerson (1931-2011)
March 29, 2019

Gesù disse: “E chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me” (Matteo 10:38). Disse anche: “Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Matteo 16:24). Paolo dichiarò: “Ma quanto a me, non avvenga mai che io mi vanti all’infuori della croce del Signor nostro Gesù Cristo, per la quale il mondo è crocifisso a me e io al mondo” (Galati 6:14).

Molti credenti combattono a lungo e duramente per essere ubbidienti al Signore, sforzandosi seriamente per vivere una vita santa ed essere puri. Ma spesso non concludono nulla, nessuno su questa terra può aiutarli e comprendono che finché non arriva il Signore a cambiarli, sforzarsi è inutile.

È buono sapere che Gesù stesso era Dio in carne, ma aveva comunque bisogno di essere guidato dal Padre.

“Allora Gesù rispose e disse loro: «In verità, in verità vi dico che il Figlio non può far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio. Poiché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa… Io non posso far nulla da me stesso»” (Giovanni 5:19-20, 30).

Se Gesù aveva bisogno di aiuto e di direzione ad ogni passo, quanto più noi siamo incapaci senza lo stesso amore e la guida da parte del Padre? Gesù disse che il nostro Padre ci ha amati e perciò ci ha mostrato “tutte le cose che egli stesso fa”. Se siamo in Cristo ed il Padre suo è il nostro Padre allora anche noi siamo profondamente amati. È in questi momenti in cui ci sentiamo abbandonati che diventiamo completamente dipendenti da lui.

Arrendi la tua volontà e smetti di lottare e sforzarti. Metti il problema nelle mani di Dio e lui prenderà il controllo. Il suo Spirito ti strapperà dalla morte e ti farà risorgere in novità di vita. Questa verità è la sola speranza per coloro fra di voi che si sono scoraggiati nel tentativo di camminare in ubbidienza.

UN AUMENTO DELLA PRESENZA DI DIO

UN AUMENTO DELLA PRESENZA DI DIO

David Wilkerson (1931-2011)
March 26, 2019
Dio oggi sta facendo una cosa nuova nella sua chiesa. Questa grande opera dello Spirito non si può trovare in un unico luogo. Sta accadendo in tutto il mondo, ma non è necessario viaggiare molto per vederlo. In effetti, questa “nuova cosa” di Dio potrebbe anche accadere vicino a te, nella tua chiesa.
Dio sta suscitando ministri e persone che si impadroniranno della sua vera benedizione. Questa benedizione è stata travisata e contaminata dalla chiesa moderna, e ora il Signore desidera rinnovarla per le persone che chiama. Dio disse a Mosè che c’era solo una formula per la sua benedizione (leggere Numeri 6:22-27) ed altri metodi di benedizione sono inaccettabili per lui. La benedizione di cui parla a Mosè è triplice:
“L’Eterno ti benedica e ti custodisca” (Numeri 6:24). Questo ci parla del potere protettore di Cristo. È il principio di ogni benedizione: la consapevolezza di essere custoditi da Cristo stesso. Il popolo di Dio degli ultimi giorni afferrerà le promesse del suo patto e Dio darà loro un cuore nuovo ed un santo timore.
“L’Eterno faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio” (6:25). Questo descrive una chiesa con una chiara coscienza, non arida. Dopo tutto, Dio non può mostrarti la sua “faccia”, cioè, la gloria della sua grazia, finché non sei sicuro in lui. Questo implica il suo favore; non sei più straniero per Dio ma favorito ai suoi occhi.
“L’Eterno rivolga il suo volto su di te e ti dia la pace” (6:26). Questo parla di un aumento della presenza di Dio. Ecco un segno della cosa nuova che Dio sta facendo: un popolo prostrato che riceve il tocco d’amore di Dio e la sua rassicurazione. Quel tocco intimo li fa restare prostrati in preghiera ed essi ascoltano la sua voce chiaramente. Nel frattempo un ministero puro sta nascendo dentro di loro.
I servi che sono stati alla presenza di Dio non sono ansiosi o senza una guida. Sono dotati di una grande pace e per via di questa pace essi assomigliano di più a Cristo. È meraviglioso sapere che possiamo entrare alla sua presenza liberamente.

SERVIRE GESÙ SENZA PAURA

SERVIRE GESÙ SENZA PAURA

David Wilkerson (1931-2011)
March 13, 2019

“Benedetto sia il Signore Dio d’Israele, perché ha visitato e compiuto la redenzione per il suo popolo; per concederci che, liberati dalle mani dei nostri nemici, lo potessimo servire senza paura, in santità e giustizia davanti a lui tutti i giorni della nostra vita” (Luca 1:68, 74-75).

In questa promessa di Dio sono racchiuse due meravigliose grazie: prima, un redentore sarebbe venuto per salvarci dai nostri nemici. Seconda, il Salvatore avrebbe permesso di servirlo senza timore, in santità e giustizia tutti i giorni della nostra vita. Queste promesse furono realizzate con la vittoria di Gesù alla croce, dove il Signore sconfisse tutti i principati e le potenze dell’oscurità, mettendo i suoi piedi sulla testa di Satana schiacciandola.

Cristo ci ha provveduto ogni giorno una vita senza paura. “…L’amore perfetto caccia via la paura… e chi ha paura non è perfetto nell’amore” (1 Giovanni 4:18). Giovanni non sta parlando di un amore incrollabile o un amore maturo in un cristiano. L’amore perfetto per un vero credente non comincia da lì. Secondo Giovanni la prima considerazione di amore perfetto è l’amore incondizionato per i nostri fratelli e sorelle in Cristo. “Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio dimora in noi e il suo amore è perfetto in noi” (4:12).

Se sei interessato a vivere una vita senza paura, Giovanni dice, c’è un modo per arrivarci. Infatti, c’è un amore perfetto che caccia via ogni paura ed ecco qui il primo passo che tutti dobbiamo fare: “Carissimi, se Dio ci ha amato in questo modo, anche noi ci dobbiamo amare gli uni gli altri” (4:11).

Amare gli altri è qualcosa che ci viene comandato di fare. Giovanni dice nel capitolo precedente: “E questo è il suo comandamento, che crediamo nel nome del suo Figlio Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri come egli ci ha comandato” (3:23).

Amare gli altri vale più del perdono, molto di più. Vuol dire offrire amicizia, stimare altamente gli altri e renderci disponibili a loro nel momento del bisogno. Secondo Giovanni, quando il nostro amore e allineato con la Parola di Dio, quando abbracciamo il suo amore per noi e ci amiamo gli uni gli altri incondizionatamente, solo allora vivremo senza paura.

VEDREMO GESÙ

VEDREMO GESÙ

David Wilkerson (1931-2011)
March 12, 2019

Il Paradiso! La promessa del paradiso è il centro del vangelo, ma oggi non sentiamo parlare molto di questo soggetto. Infatti, la Bibbia non dice molto di com’è il paradiso. Gesù non si sedette con i discepoli e spiegò la gloria e la maestà del paradiso. Egli disse al ladrone sulla croce: “Oggi tu sarai con me in paradiso” ma non lo descrisse (Luca 23:43).

In 2 Corinzi 12:1-6, l’apostolo Paolo si riferisce al paradiso quando parla si esser stato rapito in cielo. Egli dice di aver visto e udito cose così impressionanti per la sua mente da non riuscire a dire nulla per descriverlo. Sebbene fosse grato per la sua vita e la sua chiamata, durante tutti i suoi anni di ministero il suo continuo desiderio era quello di andare a casa ed essere con il Signore. Egli parlò molto del suo desiderio del paradiso quando scrisse: “Ma siamo fiduciosi e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e andare ad abitare con il Signore” (2 Corinzi 5:8).

Sappiamo che il trono di Dio è in cielo e Gesù è lì con una moltitudine innumerevole di angeli. Paolo dice che una volta che saremo lì, vedremo Gesù “faccia a faccia” (1 Corinzi 13:12). Avremo un immediato accesso personale alla presenza del Signore per tutta l’eternità e solo questo dovrebbe far gioire i nostri cuori. Gesù è andato a preparare una casa per noi dove vivremo con lui per sempre (leggere Giovanni 14:3).

Non ci rilasseremo e “andremo in chiesa” tutto il tempo in cielo. La Bibbia ci dice che regneremo con il Signore come “re e sacerdoti per il nostro Dio” (Apocalisse 5:10). Ci verranno anche dati dei compiti meravigliosi in questo nuovo mondo e saremo suoi servi (leggere Apocalisse 22:3). Non ci saranno lacrime in cielo: “E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi” (21:4). Nessun dolore, sofferenza, né morte né paura.

Amato, fa’ che il paradiso sia il tuo desiderio più importante. Gesù sta tornando per coloro che bramano essere lì con lui!