L’ADORAZIONE DOVUTA AL NOSTRO MERAVIGLIOSO DIO

L’ADORAZIONE DOVUTA AL NOSTRO MERAVIGLIOSO DIO

Gary Wilkerson
April 1, 2019

La Scrittura è piena di avvertimenti riguardo al donare un’adorazione vuota a Dio. Se la chiesa oggi si basa sul pensiero positivo, l’auto aiuto e a far sentire bene le persone, allora i guru contemporanei come Tony Robbins o Oprah Winfrey potevano già farlo per noi. Ma la chiesa non si basa su ciò che noi possiamo fare ma su ciò che Cristo può fare.

La musica ed i sermoni nella chiesa non servono ad intrattenere. La chiesa è la casa di Dio e quando ci riuniamo nel suo nome, egli fa sentire la sua presenza. La presenza di Dio dovrebbe essere il centro della nostra adorazione, quasi palpabile, da far cadere sulle ginocchia un non credente che ci mette piede facendogli esclamare con grande meraviglia: “Sicuramente Dio è in questo luogo!”

A lungo si è discusso sulla questione inni antichi o musica contemporanea e su quale dei due onorasse più Dio; ovviamente, la risposta è nessuno dei due. Abbiamo solo uno standard di adorazione: “Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità» (Giovanni 4:23-24).

Quando adoriamo, il nostro focus dovrebbe sempre essere su Gesù e su ciò che ha fatto. Guarda la meravigliosa teologia che Charles Wesley racchiuse in un inno:

Com’è possibile che abbia ottenuto
Il perdono dal Sangue di Gesù?
Egli morì e ciò gli causò dolore
Per me, che Lo perseguitai fino alla morte?
Meraviglioso amore! Com’è possibile,
Che Tu, mio Dio, moristi per me?

Ci sono anche bellissimi e profondi canti scritti da compositori contemporanei che ci fanno cadere sulle ginocchia.

È questa l’adorazione che dobbiamo rendere al nostro meraviglioso Dio: “Signore, tu sei più grande, meraviglioso e più glorioso di ogni cosa conosciuta dall’uomo. Ci inchiniamo in riverenza davanti a te!” Tenendo a mente questo, alza la tua voce cantando lodi e adorazione al nostro Re, oggi!

LIBERO E FELICE: LA STORIA DI MATTEO

LIBERO E FELICE: LA STORIA DI MATTEO

La Testimonianza di Matteo:

Mi chiamo Matteo, ho 22 anni, studio ingegneria e voglio raccontarvi come Dio ha cambiato la mia vita. Sono nato in una famiglia semplice, di fede cattolica e sin da bambino ogni domenica andavo a messa con mia madre. Non avevo un particolare interesse per la religione, la consideravo quasi un’imposizione, una cosa da dover fare. A 14 anni decisi di non frequentare più la chiesa, dicendo fra me e me: “io credo in Dio ma non voglio fare più niente di forzato”.

Nello stesso periodo appresi la notizia che alcuni miei zii, attratti dalla musica proveniente dalla chiesa evangelica, entrarono rimanendo molto colpiti dalla Parola tanto da iniziare a frequentare i culti. Dopo un po’ di tempo anche io e mia madre, incuriositi, provammo ad andare per la prima volta in chiesa evangelica. Inizialmente la cosa colpì molto più lei che me, nei giorni successivi iniziai a vedere i primi cambiamenti notando che era molto più gioiosa rispetto al solito. Una sera ascoltammo un pensiero tratto dalla Bibbia in cui si affermava che siamo tutti peccatori e abbiamo bisogno di Dio e possiamo invitarLo ad entrare nella nostra vita e farlo diventare la nostra quotidianità. Quella sera stessa mia madre fece quella richiesta a Dio mentre io mi limitai soltanto ad ascoltare perché dentro di me sentivo che c’era qualcosa di vero in quelle parole ma non mi interessava. Cominciai ad andare saltuariamente a qualche riunione giovanile, finché un giorno in uno di quegli incontri sentii che mi mancava qualcosa e decisi di provare a fare la stessa esperienza di mia madre chiedendo a Dio di entrare nella mia vita e di perdonarmi per i miei peccati.

In quel momento mi sentii veramente LIBERO e FELICE. Ringrazio Dio per quell’esperienza perché da quel giorno ho sempre avuto un nuovo amico su cui contare e un sostegno nei momenti difficili. Anche noi ragazzi abbiamo i nostri problemi, le nostre indecisioni, ansie e perplessità sul futuro ma con Dio non saremo mai Soli. Desidero concludere la mia testimonianza con questo verso: “Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada.” (Giobbe 33:14) Non ignorare Dio, con Lui puoi solo guadagnarci!

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